La Croce Rossa Italiana realizza un intervento volto a promuovere lo “sviluppo” dell’individuo, inteso come la possibilità per ciascuno di raggiungere il massimo delle proprie potenzialità, di vivere con dignità una vita produttiva e creativa, sulla base delle proprie necessità e scelte, pur adempiendo i propri obblighi e realizzando i propri diritti.
L’ Associazione persegue quest’obiettivo mediante la pianificazione e implementazione di attività e progetti volti a prevenire, mitigare e rispondere ai differenti meccanismi di esclusione sociale che, in quanto tali, precludono e/o ostacolano il pieno sviluppo degli individui e della comunità nel suo complesso. Attraverso il suo intervento, la Croce Rossa Italiana contribuisce quindi alla costruzione di comunità più forti e inclusive. In risposta alle esigenze umanitarie connesse all’attività di assistenza alle persone migranti la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha lanciato un “Emergency Appeal”. Questo appello di emergenza è parte di un’iniziativa globale per migliorare la risposta dell’intero Movimento alle questioni relative alla migrazione, all’interno delle comunità nei paesi di origine, di transito e di destinazione. Essendo presente sul territorio del Comitato Locale di Pomezia un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS), con l’obiettivo di perseguire nell’opera dell’inclusione sociale e di sensibilizzare all’Accoglienza la popolazione del territorio, lo Croce Rossa di Pomezia ha voluto organizzare un evento ludico e ricreativo affinchè i ragazzi ospiti del CAS possano socializzare con parte della comunità che li circonda.
L’idea è dunque quella di una partita di calcio con successiva cena sociale il giorno 29/07/2016 presso il campo sportivo di Selva dei Pini sito a Pomezia in via Pontina.
Perchè il calcio? lo sport, in linea generale, è inclusione sociale, è integrazione, è palestra di vita, è sana competizione, è amicizia, è divertimento, è lavorare insieme verso un risultato condiviso. Il calcio riesce a far vivere ai partecipanti un’esperienza positiva, prima di tutto nelle relazioni interpersonali, favorendo e incentivando l’amicizia, la lealtà, l’impegno, la responsabilità e l’integrazione. L’avversario non è il nemico: si applaude quando vince, si rincuora se perde, l’arbitro è colui che detta regole, senza le quali diventerebbe difficile giocare.
Obiettivo massimo è divertirsi senza esasperazione e, un momento conviviale finale, è la coronazione di tale scopo.